Come rilevare perdite negli impianti antincendio

I sistemi antincendio rappresentano uno dei pilastri fondamentali della sicurezza in ambienti pubblici e privati. La loro funzione non si limita a segnalare la presenza di un incendio, ma in molti casi comprende anche l’attivazione automatica di dispositivi capaci di spegnere le fiamme o ridurne l’impatto. Perché un impianto di questo tipo funzioni correttamente è essenziale che tutte le sue componenti siano integre, comprese le tubazioni che trasportano acqua, aria o altri fluidi. Una perdita, anche di piccola entità, può compromettere l’efficacia dell’intero sistema proprio nel momento in cui è più necessario.
Prima di comprendere come individuare una perdita, è utile ricordare che esistono diverse tipologie di impianti antincendio. Ci sono i sistemi di rilevazione, basati su sensori che intercettano fumo o variazioni di temperatura e inviano un segnale di allarme, avvisando personale addestrato o attivando sirene e dispositivi visivi. Ci sono poi i sistemi di estinzione, che hanno la funzione di rilasciare acqua, schiuma o altri fluidi per limitare la propagazione delle fiamme. Alcuni impianti sono a umido, quindi sempre pieni d’acqua e pronti all’attivazione, mentre altri sono a secco e contengono solo aria fino al momento dell’intervento, una soluzione utile in ambienti freddi dove l’acqua potrebbe ghiacciare. Esistono infine i sistemi combinati, nei quali i sensori di rilevazione sono collegati direttamente ai dispositivi di estinzione e possono attivarli in modo automatico.
Individuare perdite in impianti idrici tanto complessi richiede un approccio tecnico e specializzato. Le metodologie tradizionali, come la semplice ispezione visiva, non sono sufficienti perché gran parte delle tubazioni è nascosta dietro muri, solai o sotto terra. Per questo motivo vengono utilizzate tecnologie avanzate che permettono di rilevare anche le più piccole dispersioni. Tra queste troviamo la termografia a infrarossi, che evidenzia variazioni di temperatura generate dalla presenza di acqua o umidità nelle strutture. In altri casi possono essere impiegati strumenti acustici, capaci di registrare i rumori prodotti dalla fuoriuscita di liquidi in pressione.
La ricerca di perdite è particolarmente delicata negli impianti antincendio perché non basta individuare il punto esatto della dispersione: è necessario anche verificare che l’integrità dell’impianto non venga compromessa durante l’indagine. Per questo motivo si utilizzano procedure non invasive, progettate per ridurre al minimo la necessità di demolizioni o interventi invasivi. In questo modo è possibile mantenere operativo il sistema, garantendo la sicurezza degli ambienti fino al momento della riparazione.
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda la complessità dei contesti in cui questi impianti vengono installati. Nelle industrie, nei centri commerciali, negli uffici o nei magazzini, le tubazioni antincendio possono svilupparsi per centinaia di metri, attraversando zone difficili da raggiungere. La ricerca di perdite in questi casi richiede esperienza, competenze specifiche e strumenti sofisticati. È per questo che il controllo e la manutenzione degli impianti devono essere affidati a personale qualificato, in grado di operare secondo protocolli di sicurezza precisi.
Trovare perdite nei sistemi antincendio non significa solo riparare un guasto tecnico. Significa garantire che, nel momento del bisogno, l’impianto funzioni senza esitazioni e possa davvero proteggere persone e beni da un rischio potenzialmente devastante. Una manutenzione accurata e la ricerca tempestiva di eventuali perdite rappresentano quindi un investimento in sicurezza, oltre che un dovere normativo e professionale.

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